Dal rifacimento degli impianti alla scelta dei mobili
L’arredamento e la ristrutturazione d’interni della casa sono due attività differenti. Nel primo caso, l’intervento è volto a selezionare e installare mobili e complementi. Nel secondo, lo spazio viene trasformato e migliorato dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi, dell’impiantistica e dei pavimenti, dei rivestimenti e degli infissi. Tuttavia, quando ci si affida a un progettista competente, questi due momenti dialogano fra loro per dare forma a un ambiente abitativo organico, fatto di equilibri di stile e funzionalità.
Nicchie che diventano soluzioni d’arredo
L’esempio più evidente di un intervento di ristrutturazione che diventa al tempo stesso scelta d’arredo è la realizzazione o il restauro dei vani. In molti appartamenti (specialmente fra quelli più datati) sono presenti elementi murari che creano piccoli ripostigli o cucinotti inadatti alle moderne concezioni di abitare. Questi spazi possono essere eliminati o reinventati. Da qui, si possono, per esempio, ricavare cabine armadio, piccoli studi o locali lavanderia. Giocando con i complementi e i materiali è possibile stravolgere le funzioni.
Complementi d’arredo e spazi ricavati
Nella stessa ottica, come accennato, i ripostigli possono essere eliminati con l’obiettivo di allargare le camere abitabili. Chiaramente, però, potrebbe sorgere il problema di dove riporre coperte, valigie, piccoli elettrodomestici e oggetti sepolti, da anni, nel buio dello sgabuzzino. Questa volta sono le scelte d’arredo che tendono la mano all’intervento di ristrutturazione. Ad esempio, molti di quegli oggetti possono essere riposti nel letto contenitore o in armadi sospesi. Allo stesso modo, i mobili vengono impiegati per la separazione dei locali (in sostituzione delle tramezze), suddividono lo spazio senza sacrificarne la profondità. In altri termini, i complementi diventano parte integrante della distribuzione architettonica dell’ambiente.
